domenica 17 luglio 2011

Italia: “Guarda che ti riguarda” un progetto a difesa dei consumatori

È stato presentato in aprile, ma adesso comincia a registrare i primi importanti accessi il sito “Guarda che ti riguarda”. Finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico con i fondi provenienti dalle multe Antirust e realizzato da 5 associazioni del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti: Movimento Difesa del Cittadino, Assoutenti, Codacons, Confconsumatori e Unione Nazionale Consumatori, il progetto ha l’ambizioso obiettivo di favorire l’esercizio dei diritti dei consumatori e promuovere la consapevolezza sulle opportunità e gli strumenti di tutela in materia di credito al consumo, pratiche commerciali scorrette, telemarketing, servizi turistici e garanzie post-vendita.
Nell’attuale giungla pubblicitaria talvolta ingannevole, ognuno di noi è preda innanzitutto della scarsa informazione, non avendo a disposizione tutti gli strumenti necessari per rivendicare i propri diritti di consumatore. “Guarda che ti riguarda” nasce proprio dall’esigenza di informare i cittadini sui diritti garantiti dal Codice del consumo, (un provvedimento emanato nel 2005 che raccoglie tutta la normativa a tutela del consumatore), attraverso un sito web, guide, servizi di consulenza, video, una rubrica radiofonica, convegni e giornate a tema; tutte iniziative orientate a promuovere l’educazione al consumo consapevole e il miglioramento del livello di auto-tutela del consumatore.
Il credito al consumo è al centro dell'attività del Movimento Difesa del Cittadino (MDC) che, come le altre associazioni, nel rispetto dei propri argomenti, ha realizzato un opuscolo che raccoglie tutta la normativa a riguardo. “È recente il caso Aiazzone che ha coinvolto diversi consumatori molti dei quali contestualmente all'acquisto dei mobili avevano sottoscritto un contratto di finanziamento - ha spiegato Antonio Longo, presidente MDC - Grazie alle nuove norme, introdotte lo scorso febbraio, questi consumatori hanno potuto beneficiare di maggiori tutele”. “Con la crisi - ha precisato Leonardo Pini consulente del MDC - sono aumentati esponenzialmente i servizi di credito, ma attenzione: chiedere dei soldi può essere un vantaggio, ma presenta comunque un costo”. Per questo è molto importante poter contare su una consulenza indipendente per evitare scelte che potrebbero avere gravi ripercussioni sui bilanci familiari. “Come dice un vecchio adagio - ha concluso Pini - prevenire è meglio che curare”.
Le pratiche commerciali scorrette sono l'argomento trattato da Assoutenti che, al fine di diffondere le azioni poste in essere dai soggetti competenti volte a sanzionare la pubblicità ingannevole, ha realizzato una newsletter mensile in collaborazione con Help Consumatori: “C'è un diffuso scetticismo circa il fatto che le aziende paghino realmente le multe comminate - ha spiegato Mario Finzi, presidente Assoutenti - Nella newsletter portiamo alla luce tutto l'iter del procedimento sanzionatorio fino alle estreme conseguenze compresi i ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato, fase quasi sempre dimenticata”. Ma non solo “Come Assoutenti siamo particolarmente attenti a tutte le pratiche pubblicitarie ingannevoli contro le quali ci si può difendere” - ha concluso Finzi.
Al Codacons, invece, compete all’interno del progetto il telemarketing, oggetto di una recente innovazione normativa. Con l'introduzione del registro delle opposizioni, infatti, la normativa precedente è stata ribaltata dando alle imprese l'onere di informarsi circa la volontà dei consumatori di ricevere o meno telefonate a fini pubblicitari. “Il nostro compito - ha spiegato Gianluca D'Ascenzo, vicepresidente Codacons - è quello di contribuire all'attività della Fondazione Bordoni che si occupa di gestire il registro delle opposizioni nella speranza che la nuova disciplina sia l'occasione per risolvere un annoso problema di cui a più riprese si è occupato il Garante Privacy”. Chiunque può oggi iscriversi a questo registro che garantisce l’interdizione della propria utenza telefonica da qualsiasi operazione di telemarketing, “un risultato importante in attesa di un codice di auto-disciplina delle aziende” ha concluso D'Ascenzo.
La Confconsumatori, invece, ha affrontato la tematica relativa ai servizi turistici non sempre così fedeli alle promesse: “Le associazioni dei consumatori sono abituate sia d'estate che d'inverno a ricevere le lamentele di chi è tornato dalle vacanze. Strutture alberghiere che non corrispondono alle illustrazioni dei cataloghi, volo cancellato, bagaglio smarrito - ha spiegato Mara Colla, presidente nazionale Confconsumatori - sono alcune delle lamentele che si ripetono di anno in anno e di stagione in stagione. Il nostro obiettivo è fornire al consumatori una serie di informazioni preventive in modo che possano già in loco far valere i propri diritti” attraverso un vademecum che indica cosa fare prima e dopo le vacanze. “La speranza è quella di migliorare gli standard del mercato grazie proprio all’informazione del consumatore”.
Infine non nasconde la sua soddisfazione nello "spendere i soldi delle Aziende che sono state scorrette nei confronti dei consumatori" Massimiliano Dona, segretario generale dell'Unione Nazionale Consumatori, che nell'ambito del progetto si occupa di approfondire gli aspetti legati alle garanzie post vendita. "Un argomento paradosso - ha spiegato Dona - dal momento che, pur riguardando tutti i consumatori, è il settore nel quale si sono riscontrate più difficoltà nell'applicazione concreta della normativa". Il segretario generale si riferisce all'atteggiamento dei venditori che di fronte al diritto dei consumatori di vedersi sostituito o riparato un bene difettoso fanno spesso orecchie da mercanti. “Anche qui esistono leggi capaci di tutelare l’acquirente, ma occorre non farsi intimidire”.
Al di là degli argomenti propri di ciascuna associazione, l'obiettivo comune di "Guarda che ti riguarda" è quello di contribuire a diffondere una maggior consapevolezza dei propri diritti nei consumatori sapendo che ci sono oggi strumenti molto efficaci per contrastare le aziende che cercano di vendere un bene o un servizio pensando solo ad aumentare i propri profitti, senza curarsi della volontà e delle esigenze del consumatore. Basta solo conoscere i propri diritti e avvalersi delle realtà della società civile che ci tutelano. 
Alessandro graziadei

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