Giocare, camminare, incontrarsi, sono normali attività che fanno parte della vita sociale, ma per le quali non sembra esserci più nessuno spazio nelle nostre città dove siamo costretti a subire una sempre più pressante “invasione” di automobili. Cosa ne pensate, allora, se per due giorni ci riprendessimo le strade per restituirle ai pedoni, agli anziani, ai disabili e sopratutto ai bambini? È questa la proposta di Legambiente che oggi e domani con l’iniziativa “100 strade per giocare” si mobilita lungo tutta la penisola per ottenere delle oasi pedonali temporanee liberate dal traffico, ma non solo.
“Quello che chiediamo sono più aree verdi, più isole pedonali e piste ciclabili, un serio investimento nei mezzi pubblici e in tutti i progetti in grado di disincentivare concretamente il traffico privato e per farlo da 15 anni portiamo avanti in primavera questa occupazione pacifica delle città chiamata 100 strade per giocare” ha spiegato Legambiente. “Questa edizione in particolare sarà lo strumento per richiamare l’attenzione di amministratori e cittadini sulla sicurezza in strada dei bambini. Ad aspettarvi troverete tanti bambini impegnati insieme ai volontari di Legambiente in azioni dimostrative per favorire la presa di coscienza del problema sicurezza”. 100 strade per giocare, infatti, hanno spiegato gli attivisti di Legambiente, non nasce “solo come momento per goderci, tutti, una città più bella e pulita, ma come un’opportunità di partecipazione, per ripensare gli spazi pubblici e una mobilità più sostenibile e più sicura, che tenga conto anche delle esigenze dei più piccoli”.
Per questa ragione la giornata di oggi vedrà i bambini protagonisti proprio negli spazi antistanti le scuole che aderiscono all'iniziativa, impegnati con i volontari di Legambiente in attività di animazione e giochi per sensibilizzare gli adulti sulla necessità di rispettare le regole del codice della strada sempre, e se possibile ancora di più, ogni volta che si trovano in prossimità di edifici scolastici. Domani invece l’iniziativa si estenderà a tutto lo spazio cittadino, con la creazione di nuovi spazi urbani sottratti al traffico e aperti al gioco e all'incontro.
Per Legambiente l’obiettivo della due giorni rimane la sensibilizzazione degli adulti e il divertimento dei più piccoli, attraverso un carosello ludico quanto educativo, con blitz fotografici e multe simboliche per reprimere i comportamenti pericolosi degli automobilisti, segnali stradali ad hoc per vietare comportamenti scorretti e suggerirne altri più rispettosi di pedoni e ciclisti, decorazioni per rendere la strada più colorata, disegni di percorsi ciclabili per chiedere una pista che non c’è... E poi tanti giochi, laboratori, spettacoli teatrali e artisti di strada che per una volta si sostituiranno alle automobili che si aggrovigliano senza nessun criterio mettendo costantemente a rischio i bambini, che nelle città vedono restringersi di anno in anno il loro spazio.
Ogni anno il successo dell’iniziativa è garantito e anche per il 2012 gli organizzatori non hanno dubbi sui numeri che comporranno il fine settimana: “una città senz’auto mette normalmente euforia a tutti, ex automobilisti compresi - ha spiegato l’associazione dal cigno verde - quest’anno in più, con la crisi finanziaria e l’aumento incessante della benzina e dei carburanti una parte della richiesta dei circoli Legambiente si sta avverando e sempre più persone utilizzano i mezzi pubblici per recarsi a lavoro, per accompagnare i figli a scuola, per fare la spesa”. Certo questo non vuol dire avere un atteggiamento ecologico o rispettoso dell’ambiente anche se l’effetto è il medesimo, “tuttavia i nuovi stili di vita indotti dalla crisi economica e momenti di sensibilizzazione e partecipazione come questi chiariscono a tutti quanto sia necessario cambiare le proprie abitudini, in favore di un futuro più roseo e sostenibile per le nuove generazioni”.
Se per chiunque, ma soprattutto per i più piccoli, la sicurezza è poter attraversare una strada senza rischiare di essere investiti e trovare spazi adeguati al gioco anche in città, esiste un’altra importante questione in ballo in questo particolare fine settimana: respirare senza pericoli per la salute derivanti da traffico e inquinamento. Come ci ha recentemente ricordato sempre Legambiente già “Nei primi due mesi del 2012 sono 27 i capoluoghi che hanno già esaurito i 35 superamenti annuali del limite medio giornaliero di emissioni (50 µg/m3) per la protezione della salute umana previsti della normativa vigente e la qualità dell’aria in Italia non accenna a migliorare. Ossidi di azoto, ozono troposferico, ma soprattutto PM10 continuano a soffocare le nostre città rendendo l’aria irrespirabile”.
Cosa spettiamo allora ad assecondare il sogno di ogni bambino e non solo? Città dove incontrasi, correre e giocare senza paura delle auto e dove respirare aria pulita sono, almeno oggi e domani, una realtà! Il prossimo imperativo categorico ecologico e salutare potrebbe essere quello di estendere la bella iniziativa, al momento relegata in quest’unico fine settimana di primavera.
Alessandro Graziadei
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