Dopo le abbondanti nevicate di queste ultime settimane l’ambiente che troviamo sulle nostre montagne è ormai tipicamente invernale. Molti impianti hanno già aperto e così sciatori, sci alpinisti ed escursionisti hanno già infilato scarponi, sci e ciaspole inaugurando una stagione invernale che al momento promette molto bene. Visto che attualmente il manto nevoso sotto i 2.000 metri è stato appesantito dalla pioggia e le consistenti quantità di neve fresca in quota presentano molti accumuli il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino negli scorsi giorni ha ricordato a tutti gli escursionisti l’importanza di consultare sempre i bollettini meteorologici prima di ogni escursione: “Oggi gli scialpinisti e gli sportivi che frequentano la montagna d’inverno hanno a disposizione uno strumento molto utile: il sito Valanghe.report. Qui si possono trovare informazioni nivometeorologiche sempre aggiornate per tutto il territorio dell’Euregio (Trentino, Alto Adige e Tirolo)”. I dati, derivati dal servizio meteo delle tre regioni, comprendono bollettini valanghe con carte aggiornate su condizioni della neve, spessore del manto nevoso, temperatura dell’aria e andamento dei venti.
In alternativa, dei validi supporti metereologici locali per tutti gli escursionisti sono le informazioni di prevenzione del pericolo valanghe diffuse dalla Sezione nivologia dell'Ufficio Previsioni e Organizzazione della Provincia Autonoma di Trento attraverso la mappatura delle zone a rischio. Si tratta di un lavoro sempre aggiornato attraverso la carta di localizzazione probabile delle valanghe (CLPV) consultabile grazie al Portale Geografico Trentino o attraverso le informazioni della Sezione neve e ghiacci del sito di Meteotrentino. Per il Soccorso Alpino è bene, come sempre, “prestare molta attenzione nel programmare l’itinerario delle escursioni che si intenderà intraprendere, verificando prima della partenza le condizioni meteorologiche e ambientali e munendosi di abbigliamento e attrezzature adeguati alle condizioni del terreno”. Con il cambio dell’ora e con l’arrivo della stagione fredda, inoltre, “le giornate si sono accorciate notevolmente. Per evitare di essere sorpresi dal buio è importante partire presto al mattino e pianificare con prudenza l’orario di rientro”.
Lasciare sempre detto a qualcuno l’itinerario che si intende percorrere e l’orario di ritorno previsto, infine, sono suggerimenti che non si dovrebbero mai ignorare e che possono anche salvare la vita, proprio come fanno da anni le Unità Cinofile del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, un gruppo tecnico composto da figure professionali qualificate e specializzate nella ricerca con i cani delle persone disperse su terreno impervio, in valanga o in superficie. Attualmente in Trentino le unità cinofile del Soccorso Alpino sono 13, distribuite su tutto il territorio provinciale e durante la stagione invernale prestano servizio anche con il nucleo elicotteri. Per Walter Cainelli, coordinatore in Trentino del gruppo tecnico che guida le unità, “Le competenze richieste da questo nucleo implicano un percorso formativo impegnativo, sia da un punto di vista tecnico, sia per la passione e la dedizione necessari all’addestramento del cane”. Nell’intero arco della sua attività, l’unità verrà sottoposta periodicamente a verifiche di mantenimento per accertarne l’idoneità e l’allenamento, perché “In caso di valanga il tempo è tiranno e bisogna riuscire a dare il massimo in pochissimi minuti”.
Dopo quasi tre anni di addestramento il cane diventa non solo una risorsa per i soccorritori, ma un vero e proprio compagno di lavoro e di vita dell’operatore tecnico che guida l’unità cinofila. Grazie a questa sinergia si riesce ad ottenere da questi splendidi animali la volontà e la capacità di agire con grande affiatamento in tutte le possibili condizioni che richiede un’operazione di soccorso. I risultati di questo lavoro spesso si contano in vite umane. Quelle salvate dal fiuto e dall’abilità dei nostri amici a quattro zampe, principalmente Border collie, Pastori tedeschi, Pastori belga e Retriever.
Alessandro Graziadei
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