venerdì 10 ottobre 2014

CHANGE!: il “viaggio nelle differenze” è possibile

Torna dal 10 al 21 ottobre 2014, con proiezioni tra Trento, Arco, Bolzano, Merano, Bassano del Grappa e Roma, la XVII edizione del Religion Today Film Festival. Nato nel 1997 come il primo festival internazionale e itinerante di cinema delle religioni, da anni racconta e diffonde la cultura della pace e del dialogo tra persone, popoli e culture che cambiano. Anche per questo l’edizione 2014, cercherà di mettere a fuoco proprio il tema “CHANGE! Religioni, società, cambiamento”, interpretando così il bisogno, in un periodo di trasformazioni epocali, di un continuo sforzo di comprensione della pluralità dei fenomeni religiosi a livello non solo globale, ma anche italiano e trentino. “Negli 11 giorni di Festival andrà così in scena il cambiamento come imperativo a cui ognuno è chiamato a rispondere, dalla dimensione interiore a quella relazionale, dalla sfera spirituale  a quella civile, mettendo le religioni di fronte alla sfida di una società globale in continuo e repentino mutamento attraverso un inconsueto viaggio nelle differenze: di culti, credenze, visioni del mondo, ma anche di stili e linguaggi, per un mutuo arricchimento nel confronto e nella conoscenza reciproca” ha spiegato l’associazione culturale BiancoNero, che organizza il Festival ed è da anni attiva nei settori del dialogo interreligioso, dell’educazione allo sviluppo e della cooperazione internazionale.

L'edizione di quest'anno si preannuncia ricca di novità interessanti, non solo per l’alta qualità della proposta cinematografica, con 49 film provenienti da 20 paesi diversi, selezionati tra oltre 300 pellicole da tutto il mondo che spaziano tra documentari, animazioni, lungometraggi, cortometraggi, commedie, fino al thriller spirituale, ma anche per le tante occasioni di approfondimento, gli eventi, le partnership e le personalità che arricchiranno le nove giornate programmate soprattutto nella sede storica di Trento. Qui, infatti, accanto alla proiezione di tutti i film in concorso saranno ospitate conferenze ed eventi speciali tra divulgazione, danza, scrittura, musica e teatro, con ingresso libero e gratuito a tutti gli appuntamenti. Il capoluogo trentino ospiterà anche i lavori della giuria internazionale quest’anno composta da Renato Butera (Roma), John Forrest (Londra), Mohammad Gozarabadi (Teheran), Giovanni Guaita (Mosca), e Daniella Tourgeman (Gerusalemme), che assegnerà i quattro premi principali al miglior film a soggetto, al miglior documentario e al miglior cortometraggio. Altri premi saranno assegnati dalla giuria Word Catholic Association for Communication (SIGNIS) e dalle giurie speciali del Festival, pensate anche come strumento di coinvolgimento della comunità trentina e dei partner della manifestazione, che si arricchisce delle sezioni competitive “Exploring the differences”, “In Short”, “Peace & Human Rights”, “Visions” e “Changes”.

Tra le principali novità dell’edizione 2014, in particolare, si colloca un percorso sul ruolo delle religioni nella difesa della legalità e della promozione della giustizia, organizzato in stretta collaborazione con la sezione regionale dell’Associazione Nazionale Magistrati, una proposta che intende sensibilizzare un pubblico ampio e diversificato su questioni che interrogano sia la politica che la società civile. Anche per questo stasera il Festival si aprirà sulle note intense e personali del monologo “U Parrinu. La mia storia con Padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia”, scritto e interpretato da Christian Di Domenico che ha conosciuto don Pugliesi quando ero piccolo e veniva a trascorrere alcuni giorni di vacanza con la sua famiglia. “Era strano avere un prete in casa - ha raccontato Di Domenico - si dicevano le preghiere a tavola e certe cose, in sua presenza, era difficile anche solo pensarle. I suoi occhi brillavano di una luce speciale che non so spiegare. Il 15 settembre 1993, giorno del suo 56°compleanno, un colpo di pistola alla nuca ha spento quella luce e ha segnato un pezzo di storia della Chiesa e della società civile in Italia. Fu eliminato perché, togliendo i bambini alla strada, li sottraeva al reclutamento della mafia.  Oggi sento il bisogno di raccontare la sua storia, intrecciandola con episodi salienti della mia biografia, in cui don Pino è presente anche quando è lontano, perché credo che possa aiutare le nuove generazioni a recepire quei valori di cui ogni sua azione compiuta era portatrice: fede, coraggio e, soprattutto, capacità di perdonare”. Allo spettacolo seguirà una tavola rotonda dal titolo “Il Vangelo vuole giustizia”, sulla necessità di portare avanti la lotta contro la mafia e trasmetterne questa urgenza alle nuove generazioni con Piergiorgio Morosini, giudice del Tribunale di Palermo già impegnato in numerosi processi di mafia (tra i quali, da ultimo, quello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia) e autore di Il gotha di Cosa Nostra e Attentato alla giustizia. Magistrati, mafie e impunita e don Maurizio Francoforte, parroco del quartiere Brancaccio a Palermo, già teatro dell’azione e della morte di don Puglisi. Uno momento che è solo l’anticipazione di un’altra tappa di altissimo profilo nel pomeriggio di sabato 11 ottobre, quando il magistrato Armando Spataro, invitato anche per la sua esperienza dei rapporti tra giustizia e terrorismo internazionale di presunta matrice identitaria, culturale e religiosa, dialogherà con l’Imam di Firenze Izzedin Elzir, presidente dell’Unione Comunità Islamiche d’Italia (UCOII) per affrontare senza slogan un argomento delicato, che suscita oggi un crescente e spesso immotivato allarme.

Intanto questo particolare “viaggio nelle differenze” che sarà il Festival è già iniziato attraverso le pagine di “REC - Religioni e Cinemail nuovo numero della rivista ufficiale del Religion Today creato per l’occasione da una giovanissima redazione di studenti impegnati nelle scorse settimane a scrivere recensioni, raccogliere interviste e presentare il ricco programma. Ogni anno, infatti, in aggiunta ad un fitto programma di matinée riservate alle scuole, il Festival propone alle classi trentine la possibilità di esprimersi e dare il proprio contributo nelle giornate frenetiche che precedono l'inizio delle proiezioni. Come? Trasformando gli studenti in critici cinematografici e giornalisti “in erba” per la redazione di REC, stimolando la loro curiosità e mettendo alla prova la loro capacità di analisi con diverse sfumature e da vari punti di vista. “Scrivendo le recensioni di alcuni film presentati al Festival o intervistando i protagonisti di Religion Today - ha spiegato la professoressa Fabiana Cosatto che ha seguito i lavori della V Grafica e Comunicazione dell'Istituto “Sacro Cuore” di Trento - gli studenti sono entrati in contatto con temi per loro nuovi, sui quali sono stati chiamati a riflettere e che sicuramente hanno toccato in loro corde profonde.” REC sarà sfogliabile online sul sito www.religionfilm.com da oggi e la rivista sarà distribuita gratuitamente al pubblico nelle diverse sedi che ospiteranno gli eventi del Festival. Non rimane che augurare a tutti buona lettura e soprattutto buona visione.

P. S. Tra i 20 documentari che esprimono un’ampia varietà di generi e ricerche, venerdì 17 ottobre ci sarà spazio anche per l’appuntamento con la Fondazione Fontana e i piccoli grandi cambiamenti resi possibili dalla cooperazione internazionale, messi in scena con la regia di Marco Zuin da Me We, un documentario sul Saint Martin in Kenya che nasce dalla volontà di raccontare per immagini e attraverso 11 protagonisti un percorso straordinario che sta offrendo un contribuito al cambiamento del territorio e delle persone nel concepire la disabilità e la malattia, non più e non solo come debolezza, ma come risorsa preziosa per l'intera comunità.

Alessandro Graziadei

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