Si è concluso giovedì OLE - Otranto Legalità Experience, il forum internazionale delle economie illegali, il crimine organizzato e la globalizazzione promosso dal network Flare (Freedom Legalità Andrights in Europe) in collaborazione con Libera e Terra del Fuoco Mediterranea e realizzato grazie al contributo dell'Unione Europea, della Regione Puglia, in collaborazione con Comune di Otranto e Provincia di Lecce.
Una sette giorni pugliese con 180 delegati da tutto il mondo, quest’anno dedicata alla memoria di Renata Fonte uccisa dalla mafia il 31 marzo del 1984, che vuole diventare il punto di riferimento in Europa per il contrasto alle criminalità organizzate internazionali da parte della società civile.
“C’è un’Europa - ha ricordato Niki Vendola in qualità di presidente della Regione Puglia all’apertura di OLE - di cui bisogna vergognarsi, un’Europa che pratica illegalità e che convive con i fantasmi del passato, un’Europa miope e piccola che ha paura di allargarsi e di abbracciare la Turchia, questa è anche l'Europa di Sarkozy che espelle i rom. Un’Europa di potenti che odia le banlieue che essa stessa produce. Ma c'è anche un’altra Europa. Quella che in questi giorni si sta riunendo ad Otranto, è un’Europa che mi piace perchè ha uno sguardo aperto e lucido, in grado di mettere a fuoco senza paura l'intero mosaico della criminalità organizzata nella sua dimensione globale”
L’esperienza di Flare che rappresenta la proiezione europea dell'associazione Libera di don Luigi Ciotti ha permesso ad OLE 2010 di accreditarsi come un’occasione unica per i partecipanti di approfondire le principali tematiche legate alla rete della criminalità organizzata attraverso workshop, seminari e dibattiti tenuti da relatori italiani e internazionali. Nel corso dell'evento, inoltre, è stata data la possibilità di visitare i beni confiscati alla criminalità organizzata per produrre lavoro, legalità e soprattutto speranza tra i giovani.
I molti relatori alternatisi nei seminari di OLE 2010 e coordinati da Vittorio Agnoletto, direttore degli eventi culturali del Forum, sono partiti dalle modalità in cui le organizzazioni criminali hanno sfruttato i cambiamenti politici dalla caduta del Muro di Berlino per rafforzare e globalizzare le loro attività all'identificazione, per tracciare un’interessante ed attuale mappa delle "aree grigie" del mondo finanziario entro cui la criminalità si muove e accresce il proprio potere economico.
Non si sono volute tralasciare le responsabilità e le connivenze del crimine organizzato con l'identificazione del ruolo e le responsabilità del mondo associativo, degli stati nazionali, delle multinazionali, delle istituzioni politiche e, infine, la definizione delle possibili contromisure che queste possono adottare per arginare un universo che sembra non aver risentito della crisi del mondo legale.
Ma la sfida, per Flare e la regione Puglia, andrà oltre l'edizione sperimentale di quest’anno. Dal 2011, infatti, la Puglia ospiterà stabilmente il forum internazionale diventando così un punto di riferimento per tutti coloro che studiano e lavorano su questi temi e conterà sull'appoggio e sulla collaborazione delle Università di tutto il territorio pugliese attraverso una “Summer school” (quindici giorni con crediti formativi) sugli stessi temi, con lo scopo di diventare un'opportunità di formazione riconosciuta dal mondo universitario su tematiche legate alla criminalità organizzata.
Il network Flare in questo modo si pone l’ambizioso obiettivo di creare nuove generazioni che siano particolarmente sensibili nel contrasto sociale alla criminalità organizzata nei loro territori di appartenenza. “L’unico rammarico dell’evento - ha voluto ricordare Agnoletto - è la scomparsa di Toni Fontana, il giornalista dell'Unità stroncato da un infarto proprio mentre si trovava ad Otranto per seguire OLE”
Alessandro Graziadei
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