sabato 17 agosto 2013

Italia: la spiaggia più bella sei tu…


Abusivismo, mancanza di depuratori e rifiuti. Ma anche paesaggi indimenticabili, ecosistemi incontaminati e rifugi di biodiversità affacciati sul Mediterraneo. Parliamo dell’Italia e questa volta  delle 17 spiagge più belle del Belpaese, almeno secondo il parere di migliaia di cittadini che hanno votato via web “La più bella sei tu”, il sondaggio di Legambiente lanciato a maggio per eleggere la spiaggia più bella dell’estate 2013 incrociando i dati on line con quelli della Guida Blu 2013 e con il parere di una giuria di esperti tra cui Stefano Landi, esperto di turismo sostenibile e docente dell’Università Luiss Carli di Roma, il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri e i responsabili dei circoli Legambiente sul territorio. Sul podio di quest’estate troviamo così la Cala Bianca di Camerota in Campania una piccola spiaggia incastonata nella costa cilentana. Per il popolo di internet affezionato e sensibile al lavoro di Legambiente è lei la regina indiscussa della nostra costa definita “unica e inimitabile”, “un paradiso terrestre”, “una spiaggia dove si può ritrovare la calma e la pace”, “uno dei posti più belli dove poter fare il bagno nel Cilento”. E non stentiamo a crederlo perché questa regina bianca per via del colore abbagliante dei ciottoli misti a sabbia è uno degli angoli più suggestivi della Costa di Camerota, nel Parco Nazionale del Cilento. Una perla nel cuore di una delle più famose Aree Marine Protette d’Italia segnalate dal Ministero dell’Ambiente, ovvero quella degli Infreschi e della Masseta, bagnata da uno dei mari più puliti della Penisola e raggiungibile in barca o dopo una lunga, ma incantevole escursione in un contesto selvaggio e incontaminato che abbraccia la Torre di Cala Bianca e una fonte di acqua dolce ghiacciata chiamata S. Caterina che confluisce direttamente in mare.
Ma Cala Bianca non è la sola ad essere tanto amata dagli italiani. Il sondaggio di Legambiente, infatti, che è stato un vero successo con migliaia di persone che hanno segnalato la loro spiaggia del cuore, ha portato nella particolare lista delle bellezze naturali tricolori altre 16 perle balneari  sparse in Puglia, Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, Liguria, Lazio e Marche, selezionate non solo per la loro bellezza e unicità, ma anche perché simbolo di legalità, biodiversità e conservazione. “Quelle che abbiamo raccolto in questa lista sono le spiagge del cuore di molti italiani - ha dichiarato Sebastiano Venneri, responsabile mare di Legambiente - alcune già molto conosciute, altre tutte da scoprire, in alcuni casi raggiungibili solo via mare o dopo estenuanti trekking o seguendo itinerari conosciuti solo da pochi. Ognuna ha una peculiarità, ma tutte hanno la caratteristica di aver conservato intatta tutta la loro bellezza. Alcune di loro sono veri e propri simboli di conservazione e tutela ambientale, a volte rappresentano un presidio di legalità, ma è la bellezza, la qualità paesaggistica, il loro straordinario valore estetico, il dato che abbiamo voluto sottolineare in questo caso, un elemento unico che spesso solo in Italia troviamo con così tanta frequenza e che rappresenta la migliore caratteristica del nostro Paese”.
Oltre alla più votata Cala Bianca e alla menzione speciale per la splendida spiaggia dei Conigli nella Riserva naturale dell’isola di Lampedusa, Legambiente ha deciso di non stilare una classifica perché ognuna delle spiagge scelte meriterebbe comunque un primo posto, oltre che una sostenibile visita che idealmente abbraccia tutta la penisola. Si va, infatti, dalla Toscana con la spiaggia bianca e finissima di Cala Violina vicino a Scarlino, a quella di Cala di Forno nel Parco della Maremma, passando dalla selvaggia Cala delle Caldane all’Isola del Giglio. Oppure, per gli amanti della Sardegna, niente è paragonabile alla splendida spiaggia Su Giudeu vicino Domus de Maria, a Cala Goloritze nell’Ogliastra o a Capo Comino nel nuorese. In Sicilia oltre all’agrigentina Scala de Turchi, che ha ritrovato nuovo splendore dopo l’abbattimento dell’ecomostro, per molti vale davvero la pena fare un tuffo a Cala rossa, una delle più affascinanti spiagge di Favignana o alle Tremiti a Cala Matano, la meravigliosa spiaggia amatissima anche dal cantautore Lucio Dalla. In Salento sono le spiagge di Punta Pizzo nel leccese e Campomarino di Maruggio vicino Taranto ad essere considerate “una vera bellezza”. Dalla Calabria, che con la Cala Rovaglioso nel Comune di Palmi, unisce paesaggio incontaminato, cultura antica del luogo, storia e legalità, il tour delle meraviglie continua nel Lazio, all’isola di Ponza nella suggestiva Chiaia di Luna, che al momento è chiusa per il pericolo di caduta di rocce, ma che se messa in sicurezza per il popolo del web “è senza dubbio una delle spiagge più belle d’Italia”. Risalendo lo stivale lungo la costa tirrenica si arriva a bocca aperta fino in Liguria, a Finale Ligure nella Baia dei Saraceni per passare poi anche in Adriatico, nelle Marche, nella famosa e incantevole spiaggia delle Due sorelle nel comune di Sirolo.
La lista potrebbe continuare, ha assicurato Legambiente, perché le meraviglie delle coste italiane non si fermano a queste 17 segnalazioni, ma questa dettagliata lista è un importante inizio non solo per fare il punto sulle risorse naturali del Belpaese, ma anche per stimolare le amministrazioni dei nostri litorali a migliorare le attenzioni e la tutela del proprio paesaggio. Per questo gli amministratori delle località in cui si trovano le spiagge segnalate dal sondaggio dall'associazione del cigno verde saranno premiati con lo speciale vessillo “La più bella sei tu” oggi, nell’ambito della 25esima edizione di Festambiente, il festival nazionale di ecologia, solidarietà e bellezza di Legambiente che si tiene a Rispescia in provincia di Grosseto dal 9 al 18 agosto. “Le sedici spiagge che abbiamo deciso di premiare qui a Festambiente - ha spiegato Angelo Gentili, responsabile nazionale Turismo di Legambiente - sono perle preziose di un’Italia ricca di tesori paesaggistici che rendono unico il nostro Paese e lo eleggono a meta di vera eccellenza per il turismo balneare. Ecco dunque che segnalare quelle più caratteristiche e speciali serve anche a ricordare che la tutela e la conservazione della bellezza italiana nell’ottica di una fruizione turistica sostenibile, è la chiave giusta anche per il rilancio economico del Paese”. L’appuntamento di Festambiente - ha concluso Gentili, - vuole essere proprio l’occasione per una valorizzazione delle nostre ricchezze e momento di incontro per amministratori che hanno saputo mantenere un buon equilibrio tra fruizione e conservazione del territorio, con l’auspicio che in futuro possano essere sempre più numerosi i comuni che scelgono di percorrere la loro stessa strada”.
Del resto la strada per una maggiore attenzione alla sicurezza e alle potenzialità delle coste italiane non è passata inosservata neanche al Governo che per il 2013 ha messo a disposizione dei Comuni dieci milioni di euro del ministero dell’Ambiente per l’abbattimento di immobili abusivi costruiti in zone ad elevato rischio idrogeologico. Ad annunciare il nuovo capitolo di spesa previsto dal disegno di legge approvato il 26 luglio scorso dal Consiglio dei Ministri è stato lo stesso Ministro Andrea Orlando. Orlando ha sottolineato che quello del dissesto “è un tema prioritario e il fondo consentirà ai Comuni di accedervi con l’impegno di restituire i soldi dopo aver esercitato la rivalsa nei confronti di chi ha costruito abusivamente l’immobile”. Si tratta, secondo il Ministro, di una sorta di anticipo con valenza pluriennale che può alleviare le difficoltà finanziarie degli enti locali. Un passo importante per un problema non da poco, quello dell’abusivismo edilizio in Italia che un recente dossier, sempre di Legambiente, ha mostrato interessare il 55% delle coste della penisola. E se da una parte ogni tanto arriva qualche buona notizia, come la già citata demolizione dell’ecomostro della Scala dei Turchi, dall'altra c’è ancora molto lavoro da fare per ripulire il Paese dagli edifici abusivi, un fenomeno illegale consolidato anche grazie all’inerzia delle istituzioni preposte a contrastarlo, alla politica dei condoni, agli interessi della criminalità organizzata e a una carente programmazione urbanistica. Questo decreto assieme al pubblico riconoscimento delle amministrazioni virtuose da parte di Legambiente possono essere forse i primi passi verso la lotta all’abusivismo edilizio e per un nuovo impegno nella tutela del nostro paesaggio, riserva di biodiversità, bellezza e turismo.
Alessandro Graziadei

Nessun commento:

Posta un commento