Dopo aver scoperto con un certo stupore come il mimetismo criptico sia diffuso tra gli scarabei iridescenti, non per attirare i compagni per riprodursi, ma per sfuggire ai loro predatori, oggi sveliamo un altro apparente paradosso cromatico del mondo animale e cioè che molti ragni tessitori sfoggiano livree dai colori vivaci per catturare un maggior numero di prede. Secondo il recente studio “High contrast yellow mosaic patterns are prey attractants for orb‐weaving spiders”, pubblicato l’11 febbraio sul Functional Ecology della British Ecological Society da un team di ricercatori australiani, di Singapore, di Taiwan e del Regno Unito, il particolare disegno giallo e nero del ragno tessitore dalla ragnatela dorata o ragno tigre (Nephila pilipes) in realtà “è essenziale per attirare le prede e non per spaventare i predatori o attirare i compagni con cui accoppiarsi, come avviene di solito tra gli invertebrati che esibiscono colorazioni appariscenti”.
Questo particolare tipo di ragno tessitore diffuso in Asia, Africa, Australia e nelle Americhe ha rivelato un legame tra gli ambienti luminosi e i modelli della colorazione del corpo che potrebbero essere utilizzati anche da altre specie autoctone. Secondo i ricercatori della British Ecological Society, infatti, “tutte le specie che costruiscono le loro ragnatele in ambienti ben illuminati hanno maggiori probabilità di evolvere il modello di colore a mosaico giallo, che è stato trovato particolarmente efficace nell’attirare le prede nei nostri esperimenti”. I ragni tessitori comprendono circa 12.500 specie, ma i ragni tigre in particolare sono stati usati per questa ricerca perché sono aracnidi sia diurni che notturni, il che li rende una specie eccellente per studiare l’effetto delle esche visive sia sulle mosche e le api, che costituiscono la maggior parte delle loro prede diurne, che sulle falene e le farfalle, che sono la maggioranza delle loro prede notturne.
Per il principale autore dello studio, Po Peng della School of BioSciences dell’Università di Melbourne e della Kaohsiung Medical University di Taiwan, “Il significato del colore giallo di questi ragni può essere dovuto al polline giallo e ai capolini comuni nei fiori che segnalano la loro posizione agli impollinatori diurni, mentre sappiamo che alcuni lepidotteri notturni possono discriminare i colori in condizioni di scarsa illuminazione e preferire in modo innato il giallo”. Per effettuare gli esperimenti sul campo i ricercatori hanno comparato le catture di un ragno vivo con quelle di alcuni modelli di cartone senza o con altre colorazioni. Hanno così registrato le catture dei ragni veri e di quelli in cartone, raccogliendo un totale di 1.178 ore di riprese video diurne e notturne, documenti che lasciano pochi dubbi sugli effetti positivi del colore e del motivo della livrea dei ragni nell’attirare le prede. Anche se l’effetto del colore su predatori e parassitoidi è qualcosa che i ricercatori ritengono meriti ulteriori indagini, pare che sfoggiare parti del corpo più luminose sia un buon compromesso tra la possibilità di catturare una preda e il rischio di attrarre un predatore.
Alessandro Graziadei
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