sabato 24 marzo 2012

Italia: un fine settimana all’insegna della bellezza con il FAI

Far tornare a vivere alcune eccellenze dell’arte e della natura del nostro Paese. Con questo spirito oggi e domani torna la XX Giornata di primavera del Fondo Ambiente Italiano (Fai) che vedrà come ogni anno l’apertura straordinaria di aree archeologiche, percorsi naturalistici, parchi, giardini, chiese, monumenti e musei spesso inaccessibili, ma per l’occasione visitabili offrendo un contributo libero. Un appuntamento imperdibile che ha sempre riscosso un grandissimo successo: “Festeggiamo questi vent’anni delle Giornate di primavera con oltre 6 milioni e mezzo di cittadini che dall'istituzione nel 1993 hanno visitato i beni tutelati dal Fondo Ambiente - ha dichiarato la presidente Fai, Ilaria Borletti Buitoni - Anche quella di quest’anno sarà un’edizione all’insegna della bellezza nella quale 670 beni in tutta Italia, raccontati da oltre 15.000 delegati Fai, rimarranno aperti per due giorni, perché gli italiani possano conoscere, amare, oltre che contribuire a restaurare e a proteggere, il loro patrimonio culturale“.
Il contributo è libero, quindi, ma lo spettacolo di arte e bellezza è "fisso" e, da nord a sud Italia, i motivi per programmare una gita fuori porta ad hoc non mancano. Roma, per esempio, vedrà l’apertura del Complesso dell’Oratorio dei Filippini, costruito nel Seicento su progetto di Francesco Borromini e dove si potranno visitare anche spazi mai aperti al pubblico oltre ad un tratto degli Acquedotti Claudio e Felice dove si incrociano lungo via Tuscolana. A Milano, oltre a S. Vittore “uno dei luoghi più simbolici della città, importante espressione dell'identità di Milano anche da un punto di vista architettonico e storico e concepito nel passato per svolgere oggi un compito reso molto problematico dai problemi che affliggono il sistema carcerario del Paese” ha spiegato la Buitoni, si potrà ammirare il monumentale Palazzo della Banca d’Italia, aperto al pubblico per la prima volta nella sua storia, nel quale sono presenti opere d’arte di proprietà della Banca. Oltre agli arredi originali d’epoca, si potranno contemplare le opere di Giò Pomodoro e alcuni capolavori di Balla, Guttuso e Hayez. E ancora gli straordinari Laboratori Ansaldo, l’imponente struttura dove nascono gli spettacoli che andranno in scena sul palco del Teatro alla Scala (costumi, scenografie…) già aperti con grandissimo successo nella Giornata Fai del 2006. A Napoli si potrà visitare la Pontificia Reale Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, che si trova all’interno di Palazzo S. Giacomo, sede del Municipio, che conserva il sepolcro di Don Pedro di Toledo, vicerè spagnolo a cui si deve la costruzione della Chiesa nel 1504 e a Venezia la Chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti che conserva opere di Veronese e Tintoretto. Ma non sono da trascurare i mosaici della Villa Romana del Naniglio a Gioiosa Jonica, in Calabria, bene aperto con grande successo nel 2007 e che quest’anno presenterà nuovi mosaici rinvenuti negli ultimi scavi o il sito di Tuvixeddu in Sardegna, una delle più grandi necropoli puniche di tutto il Mediterraneo appena salvata da una colata di cemento che l'avrebbe distrutta per sempre. “Inoltre - visto il successo delle visite guidate per cittadini stranieri sperimentate dal 2008 - ha ricordato il Fai - quest’anno il progetto Arte. Un ponte tra culture coinvolgerà 30 città, diversificando le lingue utilizzate nella guida in base alle diverse cittadinanze di stranieri presenti”.
Si tratta di un fine settimana di evasione, ma non solo, perché per mantenere il patrimonio culturale e naturalistico italiano ci vogliono sforzi economici importanti e la Giornata di primavera rappresenta da anni anche l’occasione per raccogliere volontariamente una parte di questi fondi, destinati a preservare la bellezza di alcuni dei siti che il Belpaese ha il privilegio di ospitare. Un’autentica missione per il Fai, una Fondazione nazionale senza scopo di lucro che dal 1975 ha salvato, restaurato e aperto al pubblico tra le più importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano. “Dai castelli e complessi monasteriali ai giardini e luoghi di natura, dalle ville e case d’arte alle piccole gemme che impreziosiscono il territorio, tutti i nostri Beni necessitano quotidianamente di cure e attenzioni per garantire nel tempo la loro corretta conservazione” ha spiegato la Borletti Buitoni. Da una parte i grandi progetti di restauro conservativo, adeguamento impiantistico, manutenzione degli impianti tecnologici di sicurezza; dall’altra i tante piccole e grandi azioni che permettono un continuo monitoraggio sullo stato di conservazione e una corretta programmazione degli interventi di restauro. “Un lavoro immenso che non sarebbe possibile realizzare senza il sostegno concreto di tanti italiani che credono in noi e condividono i nostri valori” ha concluso la presidente del Fai e che in occasione di questo anniversario sarà possibile sostenere anche inviando un SMS del valore di due euro al numero 45504 fino al 25 marzo 2012.
Per Corrado Augias, giornalista, scrittore e conduttore televisivo da anni “amico” della Fondazione, non siamo però davanti solo ad una delle tante e importanti raccolte fondi per tutelare il nostro patrimonio. C’è qualcosa di più. “Ci sono tanti enti benemeriti nel nostro Paese. Fra questi il Fai si segnala per aver interpretato nella maniera migliore lo spirito dell'articolo 9 della nostra Costituzione che mette il paesaggio italiano all'altezza del patrimonio artistico e naturaleha ricordato Augias. Nell'articolo 9 della Costituzione si legge che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Si tratta “di un articolo illuminato perché nel 1946 era difficile immaginare le devastazioni che saremmo stati in grado di infliggere al nostro patrimonio. Attraverso la Giornata Fai di Primavera, e più in generale negli oltre trentacinque anni di attività, il Fai ha applicato alla perfezione questo articolo, contribuendo a risvegliare negli italiani un sentimento di condivisione di un patrimonio artistico, naturale e paesaggistico unico al mondo.
 Il ruolo fondamentale dell'iniziativa è seminare questa consapevolezza nelle persone. Purtroppo in molti casi si semina in un terreno arido perché spesso i cittadini del nostro Paese tendono a dare per scontate le bellezze italiane. Al
contrario è importante che ogni generazione si dimostri meritevole e pronta ad intervenire in prima persona per conservare l'arte, la natura e il paesaggio per le generazioni future” ha concluso Augias.
È quello educativo un tema particolarmente caro al Fai che ha sempre messo al centro della proprie Giornate di primavera non solo i visitatori, ma anche i suoi delegati. Vere colonne portanti dell'evento, i “Ciceroni del Fai” nel corso degli anni hanno sviluppato una sempre più alta professionalità. Ma oltre ai veterani quest’anno non mancheranno tra i 15.000 volontari anche gli Apprendisti Ciceroni. Per il Fai sono “la speranza per il futuro”, migliaia e migliaia di giovani studenti di scuola primaria e secondaria che ogni anno spiegano ai visitatori le meraviglie del nostro Paese. Un’esperienza che lascia il segno ed è un investimento utile proprio per mantenere ancora più vivo quello spirito dell’articolo 9 della nostra Costituzione ricordato da Augias.
Alessandro Graziadei

Nessun commento:

Posta un commento