Spegnere la luce per accendere il cambiamento. È questa la ricetta del WWF con l’Earth Hour che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, prova a coinvolgere cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida al cambiamento climatico. Dalla prima edizione del 2007, che ha coinvolto la sola città di Sidney, la grande ola di 60 minuti al buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta, lasciando ogni anno al buio piazze, strade e monumenti simbolo in tutto il mondo. Quest’anno il via allo spegnimento delle luci sarà dato dalle Isole Samoa, alle 20.30 ora locale (le 8.30 del mattino in Italia) e dopo il giro della Terra si chiuderà a Tahiti passando per Amazzonia e Circolo Polare Artico. Tra i luoghi simbolo rimarranno al buio l’Empire State Building, il Tower Bridge di Londra, il castello di Edimburgo, la Porta di Brandemburgo, la Torre Eiffel, il Cremlino e la Piazza Rossa di Mosca, il Ponte sul Bosforo, il Burj Khalifa e il grattacielo più alto del mondo, la marina Bay Sands di Singapore, solo per citare i più famosi. Si aggiungeranno iniziative speciali come concerti, conferenze, sfilate di candele, flash mob e la semina di centinaia di nuovi alberi ad ogni latitudine. Il messaggio per il clima verrà così diffuso ovunque, dalla Finlandia dove il WWF ha promosso un appello per salvare l’Artico a Parigi dove si chiederà ai cittadini di scatenare una vera e propria tempesta di tweet per chiedere ai propri rappresentanti istituzionali, che parteciperanno nel 2015 alla COP21 sul clima di Parigi, di firmare un trattato internazionale vincolante sulla riduzione entro il 2020 delle emissioni di CO2. Da San Pietro (Cupola e facciata) a Firenze (piazzale Michelangelo e Basilica di Santa Croce), da Napoli a Venezia (Piazza San Marco e Palazzo Ducale) a Milano (Palazzo Lombardia) fino alla Valle dei Templi, anche in Italia ci si prepara all’evento con un fitto programma corredato e arricchito da un avvicendarsi di, concerti, incontri, rappresentazioni artistiche di ogni genere.
“Il cambiamento climatico evolve molto rapidamente e gli impatti sono sempre più seri e preoccupanti. Nel frattempo le azioni dei Governi a livello nazionale e globale sono troppo lente e poco incisive, non al passo con un rischio che mette a repentaglio la Natura e la stessa civiltà umana. Dobbiamo mobilitarci tutti, fare la nostra parte e pretendere che i Governi assumano la crisi del clima come priorità. Da un mondo basato sui combustibili fossili, è necessario approdare ad uno fondato su risparmio, efficienza e rinnovabili” ha spiegato il WWF presentando l’edizione 2014 con lo slogan “Usa la tua energia”. Ognuno di noi è parte del problema e allo stesso tempo parte della soluzione. Per una maggior consapevolezza dei rischi climatici occorre, quindi, intervenire anche sui nostri consumi di energia dando con un’ora al buio e per primi l’esempio di quel cambiamento concreto “che può garantire il futuro della vita sul pianeta e il benessere dell’uomo, contro un riscaldamento globale i cui effetti diventano sempre più evidenti e preoccupanti, e che va assolutamente fermato se vogliamo evitare che sconvolga gli ecosistemi, le specie e la vita di milioni di persone” ha aggiunto il presidente del WWF Dante Caserta.
Quest’anno per spegnere la luce è sceso in campo anche un personaggio d'eccezione, l’Uomo Ragno, il primo supereroe ambasciatore per Earth Hour, grazie ad un accordo con la Sony Pictures che in vista dell’attesissimo The Amazing Spider-Man 2 in 3D (nelle sale italiane dal 23 aprile) vedrà il supporto delle star coinvolte nella produzione del film: Andrew Garfield, Emma Stone, Jamie Foxx e il regista Marc Webb nalla grande iniziativa di raccolta fondi per progetti ambientali denominata Earth Hour Blue molti dei quali incentrati su risparmio ed efficienza energetici. Tra questi il sostegno alle comunità delle Filippine per la costruzione di imbarcazioni in vetroresina resistenti agli impatti climatici, la fornitura di stufe efficienti per proteggere l’habitat del Panda Gigante dalla deforestazione e l’impegno a favore della specie simbolo del cambiamento climatico, con la Campagna Orso Polare. Proprio dal freddo artico arriva il sostegno al WWF anche dall’esploratore italiano Michele Pontrandolfo, che il 16 febbraio è partito dal Canada per iniziare la traversata dell’Oceano Artico, prima spedizione italiana in solitaria assoluta sul Polo Nord geografico per 46 giorni con gli sci ai piedi e due slitte al traino. “Oggi l’esplorazione scientifica del nostra Pianeta è diventata una priorità assoluta anche per far capire come la continua perdita di ghiaccio marino nell’Artico sia l’immagine più emblematica e pericolosa del cambiamento climatico della nostra Terra” ha detto Pontrandolfo qualche settimana fa aderendo all’iniziativa e decidendo di portare con sé la bandiera del WWF.
Oltre ai testimonial d’eccezione anche alcune imprese partner del WWF hanno aderito all’appuntamento Earth Hour promuovendo il messaggio WWF a favore del clima e della sostenibilità. Auchan spegnerà l’insegna esterna dei centri commerciali, abbasserà le luci all’interno degli ipermercati e realizzerà attività di sensibilizzazione sul tema della riduzione degli sprechi e delle risorse. Mutti, impegnato con WWF a ridurre la propria impronta idrica e di carbonio sull’intera filiera produttiva, sensibilizzerà invece dipendenti e consumatori sui temi dell’iniziativa. Sofidel, membro del programma internazionale WWF Climate Savers per la riduzione delle emissioni, spegnerà simbolicamente le insegne luminose degli stabilimenti italiani. UniCredit, attivo anche attraverso la partnership con WWF sul tema clima e energia, aderirà anche quest’anno spegnendo gli edifici più rappresentativi, come la torre di Porta Garibaldi a Milano.
Ma non occorre essere l’Uomo Ragno, Michele Pontrandolfo o una grande industria per dare il proprio contributo. L’anno scorso l’Ora della Terra ha visto partecipare oltre 2 miliardi di persone in 7.000 città e 154 Paesi del mondo e come ogni anno tutti possono aderire spegnendo simbolicamente per un’ora la luce a casa, in negozio, al ristorante, al bar o in ufficio e segnalando la propria partecipazione sul sito dell’evento o su Facebook. Se le giovani e le future generazioni avranno diritto a ricevere in eredità un mondo pieno di vita e che non sia condannato a cambiamenti climatici catastrofici dipende anche da noi. Possiamo iniziare dedicando alla causa 60 minuti delle nostra energia? Unimondo oggi ha già spento luci e computer.
Alessandro Graziadei
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