Il 23 maggio, alla vigilia della Giornata Europea dei Parchi 2020, accompagnata quest’anno dallo slogan #ParksForHealth (Parchi sani, persone sane) per promuovere uno stile di vita attivo e sostenibile e sottolineare l’importanza del contatto positivo con la natura per tutelare la salute anche in temi di Covid-19, il Club Alpino Italiano (Cai) ha firmato con il Ministero dell’Ambiente un protocollo d’intesa che prevede la realizzazione di un “Sentiero dei Parchi” che collega tutte le aree protette nazionali. Saranno 16 le tappe trentine che seguendo una segnaletica uniformata ci porteranno, lungo il vecchio Sentiero Italia Cai, dal rifugio Ettore Castiglioni in Marmolada nella provincia di Trento passando per Pejo, la Valle di Rabbi, la Val di Brésimo, Rumo, Fondo, il Passo della Mendola e Salorno. Si proseguirà poi sul versante opposto della Valle dell’Adige passando per l’alta Val di Cembra, la Val di Fiemme, il Gruppo del Lagorai e le Pale di San Martino, prima di aggirare in senso orario nuovamente il massiccio della Marmolada ed entrare in Alto Adige.
Per il presidente generale del Club Alpino Italiano, Vincenzo Torti “Muovendo dal Sentiero Italia Cai, che già abbraccia tutte le nostre regioni raccorderemo, questa volta in un progetto che diverrà sicuramente realtà nel più breve tempo possibile, tutti i 26 parchi nazionali”. Il Sentiero Italia del Cai attraversa dal 1983 già 18 parchi nazionali italiani, grazie a 7.000 km di sentieri che si sviluppano lungo tutto l’arco alpino e la dorsale appenninica e che presto includeranno anche le isole e altre 8 aree protette nazionali fino ad ora rimaste escluse. Grazie all’accordo con il Ministero è prevista la realizzazione di specifiche varianti per realizzare un unico percorso eco-sostenibile che unirà parchi, riserve della biosfera e siti naturalistici Unesco del Belpaese. Obiettivo del progetto è rilanciare le aree protette come luoghi di conservazione e di gestione della natura, così da rafforzare e sostenere, attraverso la loro valorizzazione e frequentazione, anche l’identità e la cultura dei luoghi visitati, al pari dell’economia locale e del turismo sostenibile.
L’opera sarà possibile grazie allo stanziamento di 35 milioni di euro da utilizzare tra il 2020 e il 2033 e destinati dalla legge di bilancio al Ministero dell’Ambiente per il potenziamento delle infrastrutture verdi nelle aree naturali protette, permettendo così di finanziare interventi di manutenzione e potenziamento delle reti sentieristiche nazionali. Per Toti, questa importante iniziativa è un’occasione “per promuovere ancora di più il nostro Paese” e “offrire a chi vuole viverla l’esperienza della natura a passo d’uomo, attraverso i sentieri che il Cai da decenni descrive e mantiene”. Per il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa “l’attenzione riservata con la legge di Bilancio alla manutenzione e al potenziamento delle reti sentieristiche nelle aree protette, insieme a questo accordo con il Cai, sono segnali importanti di quanto ci stia a cuore il nostro inestimabile patrimonio di biodiversità e la sua valorizzazione in termini di turismo sostenibile, soprattutto in questo periodo di ripresa post-Covid, nel quale tutti sentiamo il bisogno di stare più all’aria aperta e tornare a viaggiare”.
Per tutti i viaggiatori che abbracciando il monito di Alex Langer “Più lento, più profondo, più soave”, sceglieranno nei prossimi anni di incamminarsi lungo una o più tratte del Sentiero dei Parchi, sarà creato anche un “passaporto” ad hoc, una sorta di riconoscimento simbolico per gli escursionisti che attraverseranno l’Italia a piedi facendo tappa nei parchi nazionali italiani.
Alessandro Graziadei
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